La storia di Tomas Friedmann

Tomas Dieter William Friedmann nasce il 20 luglio 1925 ad Amburgo.

All’età di 18 anni, si arruola nell’esercito britannico e serve per tre anni la Royal Air Force, senza tuttavia riuscire mai a volare e lavorando come corrispondente per il magazine Air Force News. 

Decide di seguire la sua passione per la fotografia e si iscrive a un corso privato di giornalismo e si cimenta con il fotogiornalismo vendendo  le sue prime foto ai giornali illustrati israeliani. 

La sua genuina passione per gli affari e il suo innato ottimismo lo spingono a inseguire il sogno americano: “nel 1951, all’età di 26 anni, finalmente partii per New York con 200 dollari di contrabbando, dalla terra del latte e miele al paese delle opportunità e dell’abbondanza, sentendomi ricco e sicuro che, una volta lì, ce l’avrei fatta”. 

Una volta a New York, tenta di affermarsi come artista fotografo, cercando lavoro presso riviste come Life Magazine e altri importanti editori del settore, ottenendo ottimi riscontri ma senza mai ottenere un ingaggio. 

Ciononostante, il 23 novembre 1951 ottiene il terzo premio dell’editore di Life, riservato ai giovani fotografi per la picture story division.

Decide di fondare la propria agenzia, la PIP PHOTOS INC. con sede al 507 della Fifth Avenue.

Tomas intuisce le potenzialità del racconto per immagini e, tramite la sua agenzia, offre alle redazioni l’opportunità di acquistare le storie che raccontano i caratteri e gli usi delle genti di paesi lontani.

Con i primi introiti dell’agenzia, nel 1955, sceglie di partire per un primo tour europeo: visita Vienna, Parigi, Monaco e Roma dove  firma contratti con diversi paparazzi che catturano i momenti di vita privata dei divi del cinema hollywoodiano a Cinecittà.

Tomas Dieter William Friedmann nasce il 20 luglio 1925 ad Amburgo.

All’età di 18 anni, si arruola nell’esercito britannico e serve per tre anni la Royal Air Force, senza tuttavia riuscire mai a volare e lavorando come corrispondente per il magazine Air Force News. 

Decide di seguire la sua passione per la fotografia e si iscrive a un corso privato di giornalismo e si cimenta con il fotogiornalismo vendendo  le sue prime foto ai giornali illustrati israeliani. 

La sua genuina passione per gli affari e il suo innato ottimismo lo spingono a inseguire il sogno americano: “nel 1951, all’età di 26 anni, finalmente partii per New York con 200 dollari di contrabbando, dalla terra del latte e miele al paese delle opportunità e dell’abbondanza, sentendomi ricco e sicuro che, una volta lì, ce l’avrei fatta”. 

Una volta a New York, tenta di affermarsi come artista fotografo, cercando lavoro presso riviste come Life Magazine e altri importanti editori del settore, ottenendo ottimi riscontri ma senza mai ottenere un ingaggio. 

Ciononostante, il 23 novembre 1951 ottiene il terzo premio dell’editore di Life, riservato ai giovani fotografi per la picture story division.

Decide di fondare la propria agenzia, la PIP PHOTOS INC. con sede al 507 della Fifth Avenue.

Tomas intuisce le potenzialità del racconto per immagini e, tramite la sua agenzia, offre alle redazioni l’opportunità di acquistare le storie che raccontano i caratteri e gli usi delle genti di paesi lontani.

Con i primi introiti dell’agenzia, nel 1955, sceglie di partire per un primo tour europeo: visita Vienna, Parigi, Monaco e Roma dove  firma contratti con diversi paparazzi che catturano i momenti di vita privata dei divi del cinema hollywoodiano a Cinecittà.

Nel 1960 intraprende il viaggio più importante della sua vita: un tour di tre anni in Africa. Nel frattempo, apre una filiale dell’agenzia PIP a Monaco, in Landwehrstrasse 85.

In appena tre anni di viaggi africani, Tomas visita (in molti casi più di una volta) Angola, Benin, Burundi, Cameroon, Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Gana, Guinea, Kenya, Leshoto, Malawi, Mozambico, Namibia, Nigeria, Ruanda, Sud Africa, Tanzania, Togo e Zimbabwe. 

Nei paesi visitati Tomas si sposta autonomamente con i trasporti pubblici, mezzi di fortuna, automobili affittate o acquistate. Segue le piste che il suo istinto gli suggerisce, non fugge mai dal confronto con l’altro, anzi, lo cerca tanto più vi è di misterioso. Di ogni popolazione che visita immortala le abitudini, gli usi, i rituali, lo stare insieme, la famiglia, e l’economia. Documenta tutto ciò che gli accade intorno e che incontra, raccoglie testimonianze, che annota poi sui taccuini, registra interviste, pianifica inchieste.

Negli anni successivi continua il lavoro di fotogiornalismo e di agente, viaggiando in ogni angolo del mondo. Dalle annotazioni dattiloscritte conservate nel suo archivio sappiamo che Tomas visita moltissimi paesi in tutti i continenti.

Nel 1969, durante un viaggio in Germania, conosce la sua futura sposa: Ingeborg Grundmann (Berlino, 29 luglio 1938).

Dopo una breve malattia, si spegne il 13 marzo 2012 a Imperia.

Tomas e Ingeborg non si lasceranno più e nel 1970 si trasferiscono a New York. 

Un anno dopo il loro matrimonio, nel 1972, iniziano a pensare all’Italia come base alternativa a New York e decidono di acquistare un alloggio a Terzorio (in vico Cian). 

Tomas e Ingeborg compiono ancora molti viaggi insieme, soprattutto in Asia, Europa e America.

Il 27 settembre 1984, dopo aver ceduto ai suoi soci l’agenzia PIP, Tomas e Ingeborg si trasferiscono definitivamente a Terzorio (in via Filippi).

A partire dal suo trasferimento in Italia, Tomas si dedica prevalentemente a una nuova attività: essendo egli stesso collezionista (penne, cavatappi, francobolli e soprattutto arte africana), intuisce il potenziale commerciale dei rari cataloghi delle collezioni, raggiungendo in breve tempo il numero ragguardevole di oltre tremila volumi che acquista e rivende a livello internazionale. 

Cosa più importante, da questo momento inizia a lavorare al proprio archivio, che raccoglie decine di migliaia di scatti di viaggio, fra negativi e diapositive, e diverse centinaia di stampe fotografiche, oltre a migliaia di articoli e documenti.

Scrive una serie di memorie sui suoi viaggi degli anni sessanta, che confluiscono nell’autobiografia postuma Globetrotter in the Sixties, pubblicata nel 2015 dall’Associazione di Promozione Sociale MeeTTTingpoint, fondata nel 2014 da Renza Sciutto (dove le tre T stanno per Tomas, Terzorio e Tomasina, il diminutivo con cui ormai si fa chiamare Ingeborg).


Avanguardie a Ponente è un progetto sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo tramite il bando "In Luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori".

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