Calice Ligure

Era circa il 1960 quando Emilio Scanavino decise di tornare nel paese natale per dedicarsi alla sua carriera artistica, portando insieme a lui a Calice una vera e propria colonia di artisti, galleristi, critici d’arte e intellettuali.

Da allora, il ricordo di quel periodo resta ancora divisivo per la cittadinanza, separata tra chi aveva accolto con piacere e curiosità i nuovi arrivati e chi invece ne era rimasto anche un po’ intimorito. 

Emilio Scanavino

Nato a Genova il 28 febbraio 1922, Emilio Scanavino trascorre la sua infanzia costruendo ninnoli e piccoli giochi di carta, che lascia cadere dal terrazzo di casa sul quale giocava in compagnia dei colombi, non potendo frequentare altri bambini in quanto il padre era un perseguitato politico. Sceglie di dedicarsi alla pittura e nel 1946 prende uno studio a Milano, una soffitta in Foro Bonaparte, e frequenta l’ambiente di Brera e i pittori che si incontrano al famoso Bar Jamaica. Qui conosce Fontana, Dova, Crippa, Dangelo, Manzoni, Dadamaino e tanti altri. Inizia a sentire l’esigenza di viaggiare e attratto dalla scuola impressionista francese va a Parigi nell’agosto del 1947, dove subisce una vera e propria fascinazione per Rembrandt, Van Gogh e i cubisti. Dal 1950, l’artista entra in contatto con Tullio Mazzotti e lavora alla sua manifattura ceramica ad Albisola, dove ha la possibilità di lavorare accanto a Lucio Fontana, Sebastían Matta, Guillame Corneille, Asger Jorn, Wifredo Lam, Gianni Dova, Roberto Crippa, Enrico Baj, Sergio Dangelo, Giuseppe Capogrossi, Agenore Fabbri e Aligi Sassu. Nel 1962 acquista una vecchia casa contadina a Calice Ligure, la trasforma in atelier e vi trascorre gran parte del suo tempo a dipingere e modellare: è l’inizio della grande stagione artistica calicese.

Calice Ligure e il suo territorio

Immerso in uno scenario montano pittoresco, a pochi chilometri dal mare, si trova il borgo di Calice Ligure. Negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso è stato travolto in pieno dalla spinta internazionale di rinnovamento artistico e sociale, grazie alla formazione di un’importante colonia artistica riunitasi intorno alla personalità di Emilio Scanavino. Tra gli artisti si ricordano: Aldo Mondino, Carlo Nangeroni, Miro Cusumano, Concetto Pozzati, Ugo Nespolo, Umberto Mariani, Adriano Bocca, Gianni Bertini, Agenore Fabbri, Vincenzo Accame, Annamaria Gelmi, Jean Reine, Antonio Carena, Michele Venturi, Vittorio Gobbi,Duilio Gambino, Carlo Giusto, Gianmariani, Tino Stefanoni, Mario Rossello, Aurelio Caminati, Marco Magrini, Giangiacomo Spadai, Stuart Berkeley, Giovanni Tinti, Ignazio Moncada, Paolo Icaro, Vanna Nicolotti, Francesco Bratta, Anna Comba, Ezio Gribaudo, Sergio Innocenti, Jaques Trouvè, Urano Palma, Enzo L’Acqua, Sergio Sarri, E.Benvenuti, Simona Weller, Alberto Viola, Mitsuo Miyahara, Giuliano Menegon, Vincenzo Marsiglia.


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